• ott 5th 2011
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Raccogliendo i numerosi consigli ricevuti durante il nostro percorso abiamo deciso che Penospcot Bay sarebbe diventata il punto di boa del nostro viaggio lungo la costa Statunitense. E non si sbagliavano, questa baia, dove le montagne incontrano il mare, è la vera essenza del Maine: Un continuo di isole, baiette, fari che ci lasciano letteralmente incantati.

Atterriamo sull’isoletta dal nome poco invitante Hurricane Island che è stata fino al 1914 una cava di granito usato per la costruzioni di molti importanti edifici tra i quali spiccano il ponte di Brooklyn e la New York Library.

L’isola, che era abitata dai cavatori e dalle loro famiglie, è stata abbandonata in un solo giorno dopo l’annuncio della chiusura della cava. Gli abitanti sono praticamente fuggiti lasciando sul posto tutto ciò che non era indispensabile come se fosse in arrivo un’imminente catastrofe

Tra granito e abeti troviamo anche i lamponi… ma siamo finiti in montagna?

Proseguiamo la nostra crociere intorno alle isole North Haven e Vinalhaven con lunghe veleggiate di ben 5 miglia!!! Dietro ogni angolo c’è un fiordo meraviglioso dove andare in esplorazione con la Rosy e fermarsi per la notte. Non siamo di certo i primi ad essercene accorti come dimostrano le “villette” per le vacanze estive dei locali…

Ci fermiamo a North Haven per fare la spesa e per curiosare un pochino. Di ritorno dal supermercato una signora si impietosisce vedendoci camminare (e chi cammina qui in America?) con le buste della spesa e ci offre un passaggio. Lei è una della tante che vivono in città (California), ma che passa l’estate qui e ci invita a un conceerto che si tiene nel teatro locale. Pare incredibile che in un paesino così piccolo ci sia un teatro, ma ci spiegano che essendo nato come luogo di villeggiatura di newyorkesi e bostoniani si sono portati dietro le loro usanze instaurando un centro culturale. Così abbiamo visto Cindy Bullens (pare che sia famosa) e i Gypsy Tailwind in concerto

Gettiamo l’ancora a Seal Cove punto di partenza per un escursione con la Rosy lungo il Mill River. L’acqua è salata; in effetti questo non è un fiume vero e proprio, ma un fiordo che con l’alta marea taglia l’isola da parte a parte. Partiamo quando la marea è al massimo e remare contro la poca corrente contraria è faticoso, ma il ritorno sarà tutto in discesa!!!

Ma ma … non ti tuffare!!! Qui l’acqua è a 12 gradi!!!

L’ingresso di Seal Bay è mozzafiato e ognuno vive questi luoghi a modo proprio. Mentre noi giriamo in barca a vela altri si godono la pace di queste isole in tenda

Giriamo ancora con la Rosy toccando con mano i trucchi della navigazione con le maree. Dove un paio di ore prima eravamo passati adesso rimaniamo incagliati. Tirare la Rosy è meno facile del previsto perchè il fondo fangoso inghiotte piede e scarpe. Per fortuna si affonda solo fino al ginocchio, ma sembra di stare nelle temibili sabbie mobili viste in tanti film di Tarzan o Indiana Jones!!!
Ma non tutti i mali vengono per nuocere: oltre al fango sono venute in superficie anche le cozze!!!! Ci è voluto un po per disfarsi del fango, ma ne è valsa la pena… Polenta e Cozze sono veramente appropiate con questo clima

E di ritorno verso Nausicaa incontriamo un gruppo di foche timide che si affacciano, ci guardano e poi si nascondono sott’acqua. Ma una domanda sorge spontanea: siamo noi che guardiamo incuriositi loro o loro che guardano noi?

Facciamo sosta a Camden; in questo luogo di villeggiatura la popolazione d’estate triplica…

… forse anche grazie alla buonissima clam chowder che preparano qui!!!

Partendo da Camden troviamo la tanto attesa e temuta nebbia, ma con il corno (e il radar) non abbiamo niente da temere!!!

Certamente Nausicaa non è l’unica a navigare e apprezzare queste acque


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