• dic 13th 2011
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1200 miglia da Beaufort (North Carolina) a Boqueron (Porto Rico) di cui 620 di bolina, questi sono i numeri che raccontano un’attraversata impegnativa.

Ma partiamo dal principio…
Il freddo degli ultimi giorni in Virginia ci ha ricordato che era il momento di partire, così il 25 novembre con il benestare del nostro uomo meteo Herb si salpa da Hampton alla volta delle Isole Vergini indossando un imprecisato numero di strati termici.

Si doppia Capo Hatteras e il meteo ci suggerisce di riparare nel Nord Carolina per un paio di giorni aspettando che il fronte freddo passi con il suo carico di vento e pioggia. Così il 44° compleanno di Silvia si passa all’ancora invece che in mare aperto, poco male ci consoliamo con colazioni pranzi e cene a base del pesciolino pescato.

Il 30 novembre (auguri Paolo!) finalmente ci sono le condizioni favorevoli per la partenza: vento da ovest che poi girerà da nord 15-20 nodi: perfetto per passare tranquillamente e la Corrente del Golfo che può causare onde alte se attraversata con il vento contrario.

3 giorni con un mare mediamente tranquillo, vento al gran lasco di 20 nodi e Nausicaa fila veloce in rotta verso St Thomas. I turni di notte sono tranquilli ma freddi e quindi tutti gli strati terminci possibili vengono indossati.

Il vento è in aumento e per evitare condizioni peggiori che sono previste da Herb ad est della nostra posizione, viriamo verso sud; non è la strategia consigliata per questo tragitto, che vorrebbe si guadagnasse il più possibile est alle latitudini più alte per poi approfittare dei venti alisei quando li si incontrano ad latitudini inferiori a 25°N. Ma il meteo vince sempre e quindi per 2 giorni interi si va per sud, surfando sulle onde atlantiche e correndo anche più del desiderato.

Le giornate sono scandite dai turni e dagli appuntamenti radio: ore 9:00 AST ci si collega con la NET italiana, Grande Laguna, Luigi e gli altri amici in attraversata ci tengono compagnia e passano le nostre coordinate al buon Michele che prontamente le pubblica sul sito.
Poi alle ore 15:00 AST c’è Southbound II, Herb Hilgenberg che da più di 24 anni dal Canada segue le barche in navigazione in Atlantico fornendo un ottimo sevizio meteo personalizzato. Si presenta in etere con il suo:”Break this is Victor Alfa X-ray Four Nine Eight on frequency twelve three five nine, good afternoon to all stations…”
Noi gli passiamo la posizione e le condizioni meteo attuali e Herb ci fornisce le previsioni del vento e del mare che incontreremo nei giorni successivi sulla nostra rotta, il tutto condito con sui buoni consigli.

Silvia si toglie il pile verde che porta sotto la cerata.

E così, il 4 dicembre, con il benestare di Herb, possiamo ricominciare a guadagnare un po’ di est, passando dal gran lasco al traverso e poi, stringendo sempre più di bolina, con il vento che comincia già a girare verso est…mannaggia!!!

Il vento ormai è orientato sempre da ENE stabile sopra i 25 nodi ma a complicare la cose sono i groppi che portano raffiche di vento forte e pioggia.

Da bambino ti raccontano che alla fine dell’arcobaleno c’è la pentola piena di monete d’oro, da grande per mare scopri che dove c’è l’arcobaleno c’è pioggia e vento forte…

E Silvia si toglie il pile nero da sotto la cerata.

La vita a bordo è scomoda, pur con velatura ridotta Nausicaa è ben inclinata e sotto la spinta di ogni onda che arriva tutto ciò che non è ben fissato vola e trova una sua nuova sistemazione sul pagliolo; persino la scatola verde porta saponi in doccia che dalla partenza a Cattolica non si era mai mossa dal ripiano decide di tuffarsi nel vuoto e finire tra gli stivali sul pavimento.
Luigi ci regala alla radio una delle sue massime: “in barca si mangia e si dorme appoggiati alla paratia”.

E silvia si toglie la maglia termica da sotto la cerata.

Passano i giorni e le notti di bolina ed è sempre più difficile guadagnare verso est quando il vento gira sempre più in prua, piano piano comunque le onde cominciano ad arrotondarsi e, con un po’ più di tela a riva si riesce a stringere il vento qualche grado in più.

E Silvia si toglie la calza maglia termica da sotto i pantaloni sotto la cerata.

Il vento per un giorno diminuisce fino a 10-15 nodi e così ci aiutiamo con il motore nella nostra corsa verso est. Cominciamo a studiare un atterraggio alternativo a St Thomas visto che il vento è previsto ancora in rotazione. Porto Rico sembra una buona alternativa, ben suggerita da Luigi che la conosce bene ma che ci è stato più di 20 anni fa. Ci suggerisce il Passaggio della Mona…
Eh? Cosa?…ma dice sul serio o cosa? Hai capito anche tu? Della M___a?
Sì, sì! C’è anche sul portolano, il braccio di mare tra Porto Rico e la Repubblica Dominicana si chiama così perché lì c’è lsola della Mona. E’ un’ottima alternativa, per noi un passaggio facile si accorcia di 50 miglia e l’angolo al vento è di 20 gradi più ampio: ottima scelta!… ma che nome!

E Silvia si toglie i pantaloni della cerata.

Anche Herb ci consiglia Porto Rico come destinazione finale, visto che sul lato nord di Porto Rico c’è sempre forte corrente est-ovest e nelle prossime 48 ore sono previsti 35 nodi da quelle parti.

E Silvia si toglie la giacca della cerata.

Bene!Come suggerito da Luigi l’arrivo sarà a Boqueron sul lato ovest di Porto Rico, c’è un reef all’ingresso ma l’ancoraggio sembra molto facile con fondale buon tenitore.

E silvia si toglie il dolcevita e passa alla t-shirt.

Alle ore 10:30 AST del 10 dicembre avvistiamo terra

Ma sì non la vedi è là

E silvia si mette in pantaloncini corti.

Doppiamo il capo nord-ovest di Porto Rico e il mare si calma, ci sono ancora molti groppi che ci hanno accompagnato per tutti gli ultimi giorni lavando via il sale da Nausicaa e dal suo equipaggio.

Come sempre l’ultimo miglio è il più difficile, così all’imbrunire siamo all’ingresso della baia di Boqueron, le luci di navigazione, dopo tanta acqua non funzionano ma non importa procediamo con la luce navigazione motore e luce di fonda. Il plotter che ci ha guidato fin lì decide di dare i numeri, poco male accendiamo il computer con il GPS e procediamo. Al momento di dare fondo all’ancora, il salpa-ancora si inceppa, così diamo fondo a mano. Sorge la luna e dopo tanti giorni di lavaggi ‘parziali’ ci tuffiamo nella calda acqua caraibica con il sapone marino a portata di mano. Bellissimo!!! Di nuovo a bordo accendiamo l’autoclave per una bella doccia di acqua dolce, ma questa parte all’impazzata… ci deve essere una perdita nell’impianto, beh allora ci si sciacqua con le taniche in pozzetto.

Piuf… che stanchezza… ora dritti a letto, stanchi ma soddisfatti!

Ecco questa è la cronistoria di 10 giorni di traversata tra la costa est statunitense e i Caraibi a bordo di Nausicaa a dicembre e per chi ama le statistiche ecco i numeri:

totali miglia percorse: 1200
totali miglia percorse di bolina: 620
migliore media giornaliera: 149 miglia (gran lasco)
peggiore media giornaliera: 89 miglia (bolina)
velocità massima vento misurata: 45 nodi
altezza massima onde:…boh a noi parevano altine!
numero strati termici indossati da silvia: 6

A proposito… lo chiamano Il Triangolo delle Bermuda…


12 Responses

  1. Ridas scrive:

    Ragazzi! svegliarsi con le vostre notizie da tutto un altro colore alla giornata! Ben atterrati amici!!!!! A noi il triangolo delle bermuda ci fa un baffo!!!!

    Ah..per la cronaca…la MONA è anche un dolce portoghese che regalano per le cresime o le comunioni…se non ricordo male dai racconti di un’amica portoghese… :-)

    Buon riposo…

  2. Silvia scrive:

    E a me che a volte mi viene la ansia per andare all EUR !
    15 minuti scarsi di Multipla senza onde , a volte vento e pioggia ! Ma sempre con 4 strati termici ! Baci Silvia di Matteo

  3. Ridas scrive:

    E comunque….vi è andata di lusso che sono somara in geografia perché se sapevo che attraversavate il triangolo delle Bermuda con fischio che vi ci avrei mandato!!! Ignorante in geografia ma i film li vedo!!!! :-D Baci …. dormite…dormite…. :-)

  4. quarto mozzo scrive:

    sarà stata dura riabituarsi ai piani orizzontali, dopo giorni e giorni di vita in obliquo !!
    sempre sullo stesso bordo?
    buon riallineamento……

  5. sakura scrive:

    certo a riflettere sui toni che usavi all’inizio dell’avventura e a quelli che usi adesso….
    Vi siete induriti un bel pò!!! Sembra tutto facile! Ciao belli!

  6. Mara scrive:

    bravi navigatori!
    adesso vi spettano giorni di caldino e di riposo!
    e poi l’invasione dei familiari…. :-)

  7. Mara scrive:

    ma il pescione che avete pescato che e’?

  8. lissy scrive:

    siete fantastici!!!!! Un bacione lissy

  9. renata scrive:

    bottiglia aperta e ………..pum….. cin cin ………ai bravi velisti !!!!!!!!!
    quanti kg avete perso ? o siete riusciti ugualmente a gmammmm……….!!!!
    avete già sistemato tutte le cose che non hanno gradito un mare un pochino agitato!!!!!!!!!!! UNA GRANDE ONDA DI ……………BACIONI !!!!!!!!!!

  10. micol scrive:

    Notte in aeroporto… Abbiamo conosciuto tutti gli adetti delle pulizie….
    Aspettateci siamo in arrivo…

  11. lissy scrive:

    buona vigilia a tutti e due un bacione
    lissy

  12. Quarto Mozzo (Gualtiero) scrive:

    Vedo che non ci sono aggiornamenti.
    Aspetterete mica il nostro articolo?
    Abbiate fede,…. è in arrivo!

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